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(violenza sessuale), nelle ipotesi aggravate ai sensi dell\u0027art. 609-\u003cem\u003eter\u003c/em\u003e cod. pen.\u003c/p\u003e","fissato":"22 settembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Processo minorile – Sospensione del processo e messa alla prova – Modifiche normative ad opera del decreto-legge n.123 del 2023, come convertito – Esclusione dell’applicabilità delle disposizioni del comma 1 dell’art. 28 del d.P.R. n. 448 del 1988, in tema di sospensione del processo con messa alla prova, ai delitti previsti dall’art. 609-bis cod. pen. (violenza sessuale), nelle ipotesi aggravate ai sensi dell\u0027art. 609-ter cod. pen.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448 (Approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni), art. 28, comma 5-bis. \u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"67","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Campobasso","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eReati e pene – Abrogazione dell’art. 323 del codice penale (Abuso d\u0027ufficio).\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Abrogazione dell’art. 323 del codice penale (Abuso d\u0027ufficio).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge 9 agosto 2024, n. 114 (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all\u0027ordinamento giudiziario e al codice dell\u0027ordinamento militare), art. 1, comma 1, lettera b).\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"64","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Lecce","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eProcesso penale – Impugnazioni – Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per prescrizione – Previsione che, quando nei confronti dell\u0027imputato è stata pronunciata condanna, anche generica, alle restituzioni o al risarcimento dei danni cagionati dal reato, a favore della parte civile, il giudice di appello e la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto il reato per prescrizione, decide sull\u0027impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli effetti civili – Mancata previsione che, analogamente alla norma di cui al comma 1-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e dell’art. 578 cod. proc. pen., se l’impugnazione non è inammissibile, il giudice di appello (o la Corte di cassazione), rinviano per la prosecuzione al giudice o alla sezione civile competente nello stesso grado, che decidono sulle questioni civili utilizzando le prove acquisite nel processo penale e quelle eventualmente acquisite nel giudizio civile.\u003c/p\u003e\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eIn via subordinata: Processo penale – Impugnazioni – Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per prescrizione - Previsione che, quando nei confronti dell\u0027imputato è stata pronunciata condanna, anche generica, alle restituzioni o al risarcimento dei danni cagionati dal reato, a favore della parte civile, il giudice di appello e la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto il reato per prescrizione, decide sull\u0027impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli effetti civili – Interpretazione del diritto vivente rappresentato dalle sentenze delle Sezioni unite della Corte di cassazione n. 35490 del 2009 e n. 36208 del 2024 nella parte in cui si afferma \"nel giudizio di appello avverso la sentenza di condanna dell’imputato anche al risarcimento dei danni, il giudice, intervenuta nelle more l’estinzione del reato per prescrizione, non può limitarsi a prendere atto della causa estintiva, adottando le conseguenti statuizioni civili fondate sui criteri enunciati dalla sentenza della Corte costituzionale n. 182 del 2021, ma è comunque tenuto, stante la presenza della parte civile, a valutare, anche a fronte di prove insufficienti o contraddittorie, la sussistenza dei presupposti per l’assoluzione nel merito”.\u003c/p\u003e\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"19 novembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Impugnazioni – Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per prescrizione – Previsione che, quando nei confronti dell\u0027imputato è stata pronunciata condanna, anche generica, alle restituzioni o al risarcimento dei danni cagionati dal reato, a favore della parte civile, il giudice di appello e la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto il reato per prescrizione, decidono sull\u0027impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli effetti civili – Mancata previsione che, analogamente alla norma di cui al comma 1-bis dell’art. 578 cod. proc. pen., se l’impugnazione non è inammissibile, il giudice di appello (o la Corte di cassazione) rinviano per la prosecuzione al giudice o alla sezione civile competente nello stesso grado, che decidono sulle questioni civili utilizzando le prove acquisite nel processo penale e quelle eventualmente acquisite nel giudizio civile.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003eIn via subordinata: Processo penale – Impugnazioni – Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per prescrizione – Previsione che, quando nei confronti dell\u0027imputato è stata pronunciata condanna, anche generica, alle restituzioni o al risarcimento dei danni 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l’assoluzione nel merito”.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice di procedura penale, art. 578, comma 1.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"63","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Lecce","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eProcesso penale – Impugnazioni – Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per prescrizione – Previsione che, quando nei confronti dell\u0027imputato è stata pronunciata condanna, anche generica, alle restituzioni o al risarcimento dei danni cagionati dal reato, a favore della parte civile, il giudice di appello e la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto il reato per prescrizione, decidono sull\u0027impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli effetti civili – Mancata previsione che, analogamente alla norma di cui al comma 1-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e dell’art. 578 cod. 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valutare, anche a fronte di prove insufficienti o contraddittorie, la sussistenza dei presupposti per l’assoluzione nel merito”.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice di procedura penale, art. 578, comma 1.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"62","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte dei conti","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eResponsabilità amministrativa e contabile – Comuni, province e città metropolitane – Dichiarazione di dissesto – Conseguenze per gli amministratori che sono stati riconosciuti, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, al verificarsi del dissesto finanziario – Sanzioni\u0026nbsp;interdittive – Divieto di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati – Incandidabilità, per un periodo di dieci anni, per i sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili per la medesima fattispecie, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"3 dicembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eResponsabilità amministrativa e contabile – Comuni, province e città metropolitane – Dichiarazione di dissesto – Conseguenze per gli amministratori che sono stati riconosciuti, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, al verificarsi del dissesto finanziario – Sanzioni\u0026nbsp;interdittive – Divieto di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati – Incandidabilità, per un periodo di dieci anni, per i sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili per la medesima fattispecie, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), art. 248, comma 5.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"61","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per il Lazio","oggetto":"\u003cp\u003ePrevidenza – Impiego pubblico – Trattamenti di fine servizio, comunque denominati, spettanti nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età – Prevista corresponsione decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro – Riconoscimento del trattamento secondo un meccanismo di rateizzazione, differentemente articolato in base all’ammontare complessivo della prestazione.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003ePrevidenza – Impiego pubblico – Trattamenti di fine servizio, comunque denominati, spettanti nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età – Prevista corresponsione decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro – Riconoscimento del trattamento secondo un meccanismo di rateizzazione, differentemente articolato in base all’ammontare complessivo della prestazione.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 (Misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica), convertito, con modificazioni, nella legge 28 maggio 1997, n. 140 e successive modifiche e integrazioni, art. 3, comma 2; decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modifiche e integrazioni, art. 12, comma 7.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"60","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Lecce","oggetto":"\u003cp\u003eReati e pene – Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope – Trattamento sanzionatorio – Denunciata previsione per il “capo-promotore” di un’associazione finalizzata al narcotraffico, avente disponibilità di armi e con un numero di associati superiore a dieci, di una pena fissa di ventiquattro anni di reclusione.\u003c/p\u003e","fissato":"8 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope – Trattamento sanzionatorio – Denunciata previsione per il “capo-promotore” di un’associazione finalizzata al narcotraffico, avente disponibilità di armi e con un numero di associati superiore a dieci, di una pena fissa di ventiquattro anni di reclusione.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e-Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza), art. 74, commi 1 e 4.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"59","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Milano","oggetto":"\u003cp\u003eReati e pene – Furto con strappo – Trattamento sanzionatorio – Mancata previsione che la pena comminata è diminuita in misura non eccedente un terzo quando, per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o le circostanze dell\u0027azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.\u003c/p\u003e","fissato":"22 settembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Furto con strappo – Trattamento sanzionatorio – Mancata previsione che la pena comminata è diminuita in misura non eccedente un terzo quando, per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o le circostanze dell\u0027azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice penale, art. 624-bis, commi secondo e terzo.\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"58","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per la Liguria","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eMafia e criminalità organizzata – Informazione antimafia interdittiva – Facoltà, per il prefetto che adotta il provvedimento, di escludere le decadenze e i divieti derivanti dalla misura, se incidenti sui mezzi di sostentamento per l\u0027interessato e per la sua famiglia – Omessa previsione.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"6 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eMafia e criminalità organizzata – Informazione antimafia interdittiva – Facoltà, per il prefetto che adotta il provvedimento, di escludere le decadenze e i divieti derivanti dalla misura, se incidenti sui mezzi di sostentamento per l\u0027interessato e per la sua famiglia – Omessa previsione.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e-\u0026nbsp;Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1\u0026nbsp;e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), art. 92.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"56","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Caltanissetta","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eProcesso penale – Incompatibilità del giudice – Mancata previsione dell’incompatibilità alla funzione del giudice dell’udienza preliminare del giudice che si sia pronunciato in ordine a una misura cautelare personale nei confronti dell’imputato nell’ambito del procedimento incidentale de libertate di cui all’ art. 310 cod. proc. pen.\u003c/p\u003e\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"17 novembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Incompatibilità del giudice – Mancata previsione dell’incompatibilità alla funzione del giudice dell’udienza preliminare del giudice che si sia pronunciato in ordine a una misura cautelare personale nei confronti dell’imputato nell’ambito del procedimento incidentale de libertate di cui all’art. 310 cod. proc. pen.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice di procedura penale, art. 34, comma 2.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"55","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per le Marche","oggetto":"\u003cp\u003ePrevidenza – Impiego pubblico – Trattamenti di fine servizio, comunque denominati, spettanti nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età – Prevista corresponsione decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro – Riconoscimento del trattamento secondo un meccanismo di rateizzazione, differentemente articolato in base all’ammontare complessivo della prestazione.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003ePrevidenza – Impiego pubblico – Trattamenti di fine servizio, comunque denominati, spettanti nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età – Prevista corresponsione decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro – Riconoscimento del trattamento secondo un meccanismo di rateizzazione, differentemente articolato in base all’ammontare complessivo della prestazione.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 (Misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica), convertito, con modificazioni, nella legge 28 maggio 1997, n. 140, e successive modifiche e integrazioni, art. 3, comma 2; decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modifiche e integrazioni, art. 12, comma 7.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"54","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma","oggetto":"\u003cp\u003eTributi – Energia – Prevista istituzione, per l’anno 2022, di un contributo straordinario contro il caro bollette a carico delle imprese operanti nel settore energetico – Individuazione dei soggetti passivi – Quantificazione della base imponibile – Criterio di determinazione costituito dall\u0027incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 aprile 2021 – Previsione che, in caso di saldo negativo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 aprile 2021, ai fini del calcolo della base imponibile per tale periodo è assunto un valore di riferimento pari a zero – Applicazione del contributo nella misura del 25 per cento nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a euro 5.000.000, mentre se è inferiore al 10 per cento non è dovuto alcun contributo – Assunzione, ai fini del calcolo del medesimo saldo, del totale delle operazioni attive e del totale delle operazioni passive, entrambe al netto dell\u0027IVA.\u003c/p\u003e","fissato":"7 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eTributi – Energia – Prevista istituzione, per l’anno 2022, di un contributo straordinario contro il caro bollette a carico delle imprese operanti nel settore energetico – Individuazione dei soggetti passivi – Quantificazione della base imponibile – Criterio di determinazione costituito dall\u0027incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 aprile 2021 – Previsione che, in caso di saldo negativo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 aprile 2021, ai fini del calcolo della base imponibile per tale periodo è assunto un valore di riferimento pari a zero – Applicazione del contributo nella misura del 25 per cento nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a euro 5.000.000, mentre se è inferiore al 10 per cento non è dovuto alcun contributo – Assunzione, ai fini del calcolo del medesimo saldo, del totale delle operazioni attive e del totale delle operazioni passive, entrambe al netto dell\u0027IVA.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 (Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina), convertito, con modificazioni, nella legge 20 maggio 2022, n. 51, art. 37, come modificato dall\u0027art. 55 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina), convertito, con modificazioni, nella legge 15 luglio 2022, n. 91.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"53","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte dei conti","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eBilancio e contabilità pubblica – Norme della Regione Campania – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (ARPAC) – Finanziamento attraverso una quota del fondo sanitario regionale da definirsi sulla base della spesa storica di personale e di attività delle funzioni trasferite – Quantificazione delle risorse attraverso la legge di approvazione del bilancio regionale o sue variazioni – Omessa previsione di uno specifico vincolo di correlazione tra risorse vincolate del fondo sanitario regionale e livelli essenziali di assistenza (LEA).\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"21 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eBilancio e contabilità pubblica – Norme della Regione Campania – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (ARPAC) – Finanziamento attraverso una quota del fondo sanitario regionale da definirsi sulla base della spesa storica di personale e di attività delle funzioni trasferite – Quantificazione delle risorse attraverso la legge di approvazione del bilancio regionale o sue variazioni – Omessa previsione di uno specifico vincolo di correlazione tra risorse vincolate del fondo sanitario regionale e livelli essenziali di assistenza (LEA).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Campania 29 luglio 1998, n. 10 (Istituzione dell\u0027Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania), art. 22, commi 1, lettera a), e 2.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"52","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte dei conti","oggetto":"\u003cp\u003eImpiego pubblico – Impiego regionale – Norme della Regione Campania – Previsione che il distacco o il comando in forza delle disposizioni di cui all\u0027art. 19, comma 9-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e, del d. lgs. n. 175 del 2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), può essere, altresì, richiesto nei confronti di personale dipendente a tempo indeterminato di società e consorzi in cui la partecipazione pubblica non sia inferiore al 49 per cento\u0026nbsp;– Previsione che è abolita, ad ogni effetto, nell\u0027assegnazione del personale proveniente dagli enti esterni al Consiglio regionale, la distinzione tra distacco e comando.\u003c/p\u003e","fissato":"21 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eImpiego pubblico – Impiego regionale – Norme della Regione Campania – Previsione che il distacco o il comando in forza delle disposizioni di cui all\u0027art. 19, comma 9-bis, del d.lgs. n. 175 del 2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), può essere, altresì, richiesto nei confronti di personale dipendente a tempo indeterminato di società e consorzi in cui la partecipazione pubblica non sia inferiore al 49 per cento – Previsione che è abolita, ad ogni effetto, nell\u0027assegnazione del personale proveniente dagli enti esterni al Consiglio regionale, la distinzione tra distacco e comando.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Campania 26 luglio 2002, n. 15 (Legge finanziaria regionale per l\u0027anno 2002), art. 46, commi 2 e 4-bis, nel testo risultante dalle modifiche apportate dall’art. 1, comma 2, della legge regionale 19 febbraio 2004, n. 3 (Modifica della legge regionale 26 luglio 2002, n. 15, articolo 46), dall’art. 44, comma 6, della legge regionale 30 gennaio 2008, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria 2008), e successivamente dall’art. 1, comma 77, della legge della regionale 21 gennaio 2010, n. 1 [recte: n. 2] (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria anno 2010).\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"51","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte dei conti","oggetto":"\u003cp\u003eImpiego pubblico – Impiego regionale - Trattamento economico – Norme della Regione Campania – Previsione che, per il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione degli organi politici del Consiglio regionale, tutte le voci del trattamento economico accessorio previste dagli istituti retributivi di cui ai contratti collettivi di lavoro, comprensive dei compensi per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale compresa qualsiasi indennità connessa a particolari funzioni e il compenso per il lavoro straordinario, sono sostituite da un unico emolumento omnicomprensivo, da corrispondere mensilmente, parametrato alle attività effettivamente assegnate – Previsione che l\u0027Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale determina i criteri di individuazione dell\u0027ammontare dell\u0027emolumento e le modalità di erogazione – Previsione che l\u0027emolumento è calcolato tenendo conto del complessivo trattamento economico accessorio fissato dai contratti collettivi integrativi di lavoro riconosciuto al personale di ruolo del Consiglio regionale per gli istituti regolati dal CCNL.\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"7 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eImpiego pubblico – Impiego regionale - Trattamento economico – Norme della Regione Campania – Previsione che, per il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione degli organi politici del Consiglio regionale, tutte le voci del trattamento economico accessorio previste dagli istituti retributivi di cui ai contratti collettivi di lavoro, comprensive dei compensi per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale compresa qualsiasi indennità connessa a particolari funzioni e il compenso per il lavoro straordinario, sono sostituite da un unico emolumento omnicomprensivo, da corrispondere mensilmente, parametrato alle attività effettivamente assegnate – Previsione che l\u0027Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale determina i criteri di individuazione dell\u0027ammontare dell\u0027emolumento e le modalità di erogazione – Previsione che l\u0027emolumento è calcolato tenendo conto del complessivo trattamento economico accessorio fissato dai contratti collettivi integrativi di lavoro riconosciuto al personale di ruolo del Consiglio regionale per gli istituti regolati dal CCNL.\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Campania 27 gennaio 2012, n. 1 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Campania (legge finanziaria regionale 2012)”), come modificata dalla legge della Regione Campania 4 marzo 2021, n. 2 (\"(Modifiche alla legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11 (Misure urgenti per semplificare, razionalizzare e rendere più efficiente l\u0027apparato amministrativo, migliorare i servizi ai cittadini e favorire l\u0027attività di impresa. Legge annuale di semplificazione 2015), alla legge regionale 21 aprile 2020, n. 7 (Testo Unico sul commercio ai sensi dell\u0027articolo 3, comma 1 della legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11) e alla legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 - 2014 della Regione Campania (legge finanziaria regionale 2012)”), art. 23, commi 12-ter e 12-quater.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"49","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale per i minorenni di Milano","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eReati e pene – Violenza sessuale di gruppo – Trattamento sanzionatorio – Mancata previsione che nei casi di minore gravità la pena possa essere dal giudice diminuita in misura non eccedente i due terzi.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"20 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Violenza sessuale di gruppo – Trattamento sanzionatorio – Mancata previsione che nei casi di minore gravità la pena possa essere dal giudice diminuita in misura non eccedente i due terzi.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice penale, art. 609-octies.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"48","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Firenze","oggetto":"\u003cp\u003eProcesso penale – Indagini preliminari – Attività a iniziativa della polizia giudiziaria – Identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini – Previsione che, quando si procede nei confronti di una persona cittadina di uno Stato non appartenente all\u0027Unione europea, la polizia giudiziaria esegue sempre i rilievi dattiloscopici, fotografici e antropometrici.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Indagini preliminari – Attività a iniziativa della polizia giudiziaria – Identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini – Previsione che, quando si procede nei confronti di una persona cittadina di uno Stato non appartenente all\u0027Unione europea, la polizia giudiziaria esegue sempre i rilievi dattiloscopici, fotografici e antropometrici.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e-Codice di procedura penale, art. 349, comma 2, secondo periodo.\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"47","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Roma","oggetto":"\u003cp\u003eReati e pene – Modifiche al codice penale – Riformulazione della fattispecie di reato di cui all’art. 346-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e cod. pen. (Traffico di influenze illecite) – Definizione di “mediazione illecita” – Previsione che per altra mediazione illecita si intende la mediazione per indurre il pubblico ufficiale o l\u0027incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all\u0027art. 322-\u003cem\u003ebis \u003c/em\u003ecod. pen. a compiere un atto contrario ai doveri d\u0027ufficio costituente reato dal quale possa derivare un vantaggio indebito - Denunciata riduzione del perimetro applicativo della fattispecie - Mancata previsione, tra le possibili finalità della condotta, dei fatti rientranti nell’abrogata ipotesi di abuso di ufficio.\u003c/p\u003e","fissato":"7 ottobre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Modifiche al codice penale – Riformulazione della fattispecie di reato di cui all’art. 346-bis cod. pen. (Traffico di influenze illecite) – Definizione di “mediazione illecita” – Previsione che per altra mediazione illecita si intende la mediazione per indurre il pubblico ufficiale o l\u0027incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all\u0027art. 322-bis cod. pen. a compiere un atto contrario ai doveri d\u0027ufficio costituente reato dal quale possa derivare un vantaggio indebito - Denunciata riduzione del perimetro applicativo della fattispecie - Mancata previsione, tra le possibili finalità della condotta, dei fatti rientranti nell’abrogata ipotesi di abuso di ufficio.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge 9 agosto 2024, n. 114 (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all\u0027ordinamento giudiziario e al codice dell\u0027ordinamento militare), art. 1, comma 1, lettera e).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"45","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale per i minorenni di Roma","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eProcesso penale – Processo minorile – Sospensione del processo e messa alla prova – Modifiche normative ad opera del decreto-legge n.123 del 2023, come convertito – Esclusione dell’applicabilità delle disposizioni del comma 1 dell’art. 28 del d.P.R. n. 448 del 1988, in tema di sospensione del processo con messa alla prova, ai delitti previsti dall’art. 609-\u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eocties \u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003ecod. pen. \u003c/span\u003e(violenza sessuale di gruppo)\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003elimitatamente alle ipotesi aggravate ai sensi dell\u0027art. 609-\u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eter \u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003ecod. pen.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"22 settembre 2025","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Processo minorile – Sospensione del processo e messa alla prova – Modifiche normative ad opera del decreto-legge n. 123 del 2023, come convertito – Esclusione dell’applicabilità delle disposizioni del comma 1 dell’art. 28 del d.P.R. n. 448 del 1988, in tema di sospensione del processo con messa alla prova, ai delitti previsti dall’art. 609-octies cod. pen., limitatamente alle ipotesi aggravate ai sensi dell\u0027art. 609-ter cod. pen.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448 (Approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni), art. 28, comma 5-bis.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"}]}" ] ] |